Sono Mariarosaria ,ho 52 anni ,un giorno di agosto di dieci anni fa ,mi sono svegliata con un piccolo ascesso sotto la lingua . Ho iniziato a non articolare bene le parole ,così è cominciato il mio peregrinare tra medici specialisti vari ,in cerca di una diagnosi ,difficile da trovare perché non avevo altri sintomi ,oltre la disartria . Dopo tre mesi e varie ipotesi ,un dottore del Besta di Milano ,confermò la diagnosi peggiore di tutte : avevo la sla . Tante volte ,in questi lunghi anni ,ho immaginato di spiegare a quel medico che le parole possono uccidere ,letteralmente .Magari un giorno vi racconterò ... Comunque uscii dall'ospedale con l'idea farla finita ,di buttarmi sotto il primo treno ,ma il pensiero del dolore che avrei dato ai miei due ragazzi ,mi fermò . È tremendo camminare ,parlare ,fare una doccia ,lavorare ,insomma vivere ,sapendo che presto non potrai più farlo ! Una volta ho letto che gli dei erano gelosi della felicità degli uomini ,forse è vero ,con mio marito era un amore vero ,fatto di rispetto ,fiducia e amicizia ,la vita non mi ha mai risparmiato grandi dolori ,ma con lui al mio fianco ho superato ogni sfida. Poi ,sette anni fa ,una sera di ottobre ,un infarto ha portato via il mio Franco a 43 anni ;in pochi minuti è cambiato tutto e anche la sla ha perso ogni priorità nella mia vita . Ancora oggi provo a perdonami di essergli sopravvissuta ... Ma forse era semplicemente destino ,forse era così che doveva andare ,non so ...ma so che se quel giorno avessi fatto quel passo in stazione ., i miei ragazzi sarebbero oggi completamente soli . Sono paralizzata ,non parlo ,ho bisogno di assistenza continua ,ma sono QUI ,ascolto le loro confidenze ,li rimprovero quando serve ,( anche se via sms !),cerco di fare del mio meglio per guidarli ,ma soprattutto ho gioito per ogni traguardo da loro raggiunto ,nonostante la vita sia stata già dura con loro . Spesso mi sento dire che sono una guerriera ,una roccia ,un esempio per gli altri ; sinceramente ,senza falsa modestia ,io penso solo di essere fortunata per il mio carattere paziente ,capace di godere anche delle più piccole cose ,e soprattutto mi ha permesso di accettare una delle malattie più terribili del mondo ,non è rassegnazione ,ma consapevolezza ...ho smesso di chiedermi il perché ,in fondo perché non a me ? Perché un bambino si ammala di tumore ? Ho deciso di diventare la migliore amica di me stessa ,nessuno più di me può aiutarmi a vivere al meglio possibile una situazione così pesante ...quando mi chiedono come sto ,rispondo sempre " potrebbe andare meglio ,ma anche molto peggio "...ed è proprio così ,mi basta immaginare per un attimo che la sla avesse colpito uno dei ragazzi ,per essere grata che sia toccata a me ! Gli altri sarebbero disposti a morire per chi li ama, noi malati di sla siamo disposti a vivere per loro...
Associazione Fondata da SalvaTore Usala- Viva La Vita Onlus Sardegna -Progetto Ritornare a casa- RAC - In memoria di Salvatore Usala la lotta continuerà a difesa dei malati SLA e del RAC.
venerdì 6 marzo 2020
Storie di EROI con La Sla! MariaRosaria Sannino- Campania
Sono Mariarosaria ,ho 52 anni ,un giorno di agosto di dieci anni fa ,mi sono svegliata con un piccolo ascesso sotto la lingua . Ho iniziato a non articolare bene le parole ,così è cominciato il mio peregrinare tra medici specialisti vari ,in cerca di una diagnosi ,difficile da trovare perché non avevo altri sintomi ,oltre la disartria . Dopo tre mesi e varie ipotesi ,un dottore del Besta di Milano ,confermò la diagnosi peggiore di tutte : avevo la sla . Tante volte ,in questi lunghi anni ,ho immaginato di spiegare a quel medico che le parole possono uccidere ,letteralmente .Magari un giorno vi racconterò ... Comunque uscii dall'ospedale con l'idea farla finita ,di buttarmi sotto il primo treno ,ma il pensiero del dolore che avrei dato ai miei due ragazzi ,mi fermò . È tremendo camminare ,parlare ,fare una doccia ,lavorare ,insomma vivere ,sapendo che presto non potrai più farlo ! Una volta ho letto che gli dei erano gelosi della felicità degli uomini ,forse è vero ,con mio marito era un amore vero ,fatto di rispetto ,fiducia e amicizia ,la vita non mi ha mai risparmiato grandi dolori ,ma con lui al mio fianco ho superato ogni sfida. Poi ,sette anni fa ,una sera di ottobre ,un infarto ha portato via il mio Franco a 43 anni ;in pochi minuti è cambiato tutto e anche la sla ha perso ogni priorità nella mia vita . Ancora oggi provo a perdonami di essergli sopravvissuta ... Ma forse era semplicemente destino ,forse era così che doveva andare ,non so ...ma so che se quel giorno avessi fatto quel passo in stazione ., i miei ragazzi sarebbero oggi completamente soli . Sono paralizzata ,non parlo ,ho bisogno di assistenza continua ,ma sono QUI ,ascolto le loro confidenze ,li rimprovero quando serve ,( anche se via sms !),cerco di fare del mio meglio per guidarli ,ma soprattutto ho gioito per ogni traguardo da loro raggiunto ,nonostante la vita sia stata già dura con loro . Spesso mi sento dire che sono una guerriera ,una roccia ,un esempio per gli altri ; sinceramente ,senza falsa modestia ,io penso solo di essere fortunata per il mio carattere paziente ,capace di godere anche delle più piccole cose ,e soprattutto mi ha permesso di accettare una delle malattie più terribili del mondo ,non è rassegnazione ,ma consapevolezza ...ho smesso di chiedermi il perché ,in fondo perché non a me ? Perché un bambino si ammala di tumore ? Ho deciso di diventare la migliore amica di me stessa ,nessuno più di me può aiutarmi a vivere al meglio possibile una situazione così pesante ...quando mi chiedono come sto ,rispondo sempre " potrebbe andare meglio ,ma anche molto peggio "...ed è proprio così ,mi basta immaginare per un attimo che la sla avesse colpito uno dei ragazzi ,per essere grata che sia toccata a me ! Gli altri sarebbero disposti a morire per chi li ama, noi malati di sla siamo disposti a vivere per loro...
lunedì 17 febbraio 2020
Storie di EROI con la Sla! Ignazio Cogoni - Sardegna
Da bambino ,come tutti i bambini ero un sognatore.
Vedevo la vita come una grande prateria fiorita senza ostacoli e niente e nessuno avrebbe potuto impedire di raggiungere i miei obiettivi . Sognavo di lavorare nel settore della ristorazione e avere
una famiglia Bellissima. Ho realizzato il mio sogno nel lavoro e nella famiglia ma purtroppo quello che credevo fosse una prateria sì è rivelato un percorso a ostacoli . Non ultimo all'età di 47 anni la mia vita è precipitata nel baratro più totale. La mia salute infatti ha dovuto fare i conti con la diagnosi di S L A.
Il mondo mi è crollato sotto i piedi e la mia vita soprattutto quello della mia famiglia è cambiato totalmente .Per una persona vissuta in mezzo al pubblico ,ritrovarsi a passare la vita in un letto a guardare la TV è deleterio . Passo le mie giornate di fronte a un comunicatore e sono costretto a scrivere con gli occhi per poter comunicare con il mondo esterno per fare capire a chi mi sta vicino ciò dì cui ho bisogno . Dovrei essere felice di ciò che mi è rimasto . . una famiglia che non mi fa mancare il suo amore. . . il mio adorato nipotino che mi fa le coccole e tanta
gente che mi dimostra il suo affetto. Purtroppo però la realtà è ben diversa . Infatti è un alternarsi di depressione e momenti sereni.
Vivo da condannato senza possibilità di appello , stritolato dentro una camicia di forza che giorno dopo giorno sento che stringe sempre più .
Alla fine mi sono abituato a vivere in un mondo che non mi appartiene , godendo di qualche piccolo gesto di chi mi assiste . . la mia adorata compagna di vita che non si è mai arresa e mi da ancora la forza di respirare .
Potrei scrivere per giorni di questo mostro ,ma non vi voglio annoiare chi conosce il problema sa di cosa parlo .
MA SI . . . IN FONDO LA VITA È.. . . QUASI. . . BELLA .
Vi abbraccio forte .
Ignazio Cogoni.
lunedì 10 febbraio 2020
Presentazione del Libro "La Pazienza e la Rabbia" Storia di un lottatore TORE USALA
Giovedì 13 Febbraio a Monserrato cittadina dove ha abitato per anni Tore Usala fino al 2015, nella Sala Multimediale del Comune di Monserrato in Piazza Maria Vergine, 1 ore 17
si terrà la presentazione del libro che racconta le sue imprese , un vero lottatore che nonostante la Sla è riuscito tenere testa ai governi di turno dal 2012 al 2016 . Tore con ben 18 presidi sotto i palazzi del potere è riuscito a ricostituire il Fondo della non autosufficienza che era stato azzerato nel 2012 dal Governo Berlusconi.
Salvatore Usala è stato un uomo straordinario, colpito da un terremoto chiamato Sclerosi laterale amiotrofica non si è pianto addosso ma ha dato un ulteriore senso alla sua nuova esistenza ponendosi come obiettivo quello di migliorare le condizioni di vita di chi come lui aveva avuto la sfortuna di incappare nella sla, prima in Sardegna con il progetto ritornare a casa e successivamente in tutto il paese con il finanziamento del Fondo della non autosufficienza.
Con la sua forza ha dato coraggio a molti amici che lo hanno seguito e aiutato nelle sue lotte contro istituzioni sorde e cieche, perchè nessuno ti regala niente. Ci ha insegnato che serve preparazione, bisogna informarsi, ascoltare le persone, studiare , capire e sudare per ogni millimetro di risultato ottenuto.
Tore si è davvero speso per tutti, se non ho contato male per ben 18 volte ha lasciato la sardegna, a bordo di una nave, per recarsi a Roma sotto al Mef aspettando di essere convocato per essere ascoltato, i suoi erano contenuti reali numeri ben articolati e non aria fritta! Ecco rimpiango Tore Usala perchè era un uomo concreto con i piedi per terra, perchè credeva in un ideale di giustizia e con caparbietà ha cercato di portarlo a termine fino alla fine.
Quindi l'obiettivo principale da perseguire è quello di una 'assistenza dignitosa anche perchè mentre in sardegna il RAC (ritornare a casa) protegge piuttosto bene i malati come Tore Usala , nel resto del paese, grazie ai nostri amministratori che hanno allargato a dismisura la platea degli aventi diritto DIMENTICANDOSI di aumentare in proporzione il fondo ha portato a distribuire contributi che se rapportati alle condizioni rasentano il ridicolo.
Ecco questo è l'immenso insegnamento che ci ha lasciato un vero guerriero, un esempio e un'eredità molto complicata da portare avanti come quella di esportare il RAC modello Sardo in tutto il paese perché se l'andazzo continua così il FNA sta diventando troppo stretto e inadeguato per questa patologia terribile..
Vi aspettiamo!
Marina Mercurio
Referente Regionale
Etichette:
la pazienza e la rabbia,
libro,
malato di sla,
sclerosi laterale amiotrofica,
sla,
Tore Usala,
viva la vita sardegna
giovedì 6 febbraio 2020
===TAGLI IN REGIONE LOMBARDIA===modifiche alla DGR Fna 2019
Milano, 06/02/2020
Oggi al Pirellone lo staff dell'Assessorato ha incontrato le Associazioni per metterle al corrente delle modifiche apportate dopo le mozioni presentate dalle opposizioni PD e FI, presentate in consiglio e PASSATE in concomitanza con le forti contestazioni da parte di alcune associazioni piuttosto agguerrite per i tagli inaccettabili che la delibera del 23/12/2019 portava in seno.
Ha partecipato all'incontro un coraggioso malato di sla Maurizio Incannova completamente immobile con tracheo e peg che ha cercato di far capire all'assessorato facendo parlare il suo computer , in che reale situazione si trovino i malati di sla in lombardia, riuscendoci ma quello che sta avvenendo ormai da 2 anni è che gran parte del fondo è "preso a morsi" dalla numerosa platea che si è venuta a creare dopo il FNA 2016 con l'entrata tra gli aventi diritto di persone e minori con demenze e spettro autistico, provocando ulteriore diminuzione delle risorse alle persone in dipendenza vitale. Purtroppo le risorse sono insufficienti!
Purtroppo le persone “ospedalizzate” a casa che non parlano che non muovono un muscolo che non mangiano per bocca che non respirano senza l’ausilio di macchine non MERITAVANO questa retrocessione, era già insufficiente la precedente misura. Noi Associazioni ABBIAMO IL DOVERE DI TUTELARLE e finché i fondi sono così INSUFFICIENTI non possiamo ABBANDONARLE.
Infine e non per ultimo lo staff dell'assessorato Bolognini sta approntando con L'Associazione Ledha il fondo unico e le Associazioni che rappresentano la gravissima disabilità in dipendenza vitale sono molto preoccupate perché questo fatidico fondo erogherà SERVIZI INTEGRATI(assistenza indiretta) ed io fin da oggi non solo sono sicura che il valore dei soldi inseriti nel fondo unico si svaluterà minimo del 50% perché lo sappiamo tutti che i servizi erogati dalle cooperative o affini costano molto di più ma sono anche molto preoccupata per il futuro dei malati in dipendenza vitale e i loro familiari che si dovranno "mangiare le badanti e le oss per sopravvivere"!
ASSOCIAZIONE VIVA LA VITA SARDEGNA
CONSLANCIO ONLUS
AMICI DI NICOLA OVD
OLTRE LE MURA ONLUS
CONSLANCIO ONLUS
AMICI DI NICOLA OVD
OLTRE LE MURA ONLUS
mercoledì 5 febbraio 2020
VIVA LA VITA SARDEGNA E' STATA CONVOCATA DALLA COMMISSIONE SANITÀ' DELLA REGIONE SARDEGNA
Malati di Sla, 35 milioni di euro per il progetto “Ritornare a casa”
Le risorse per il progetto “Ritornare a casa”, riservato ai pazienti non autosufficienti come i malati di Sla, saranno portate a 35 milioni di euro per il 2020 e non ci saranno riduzioni Le risorse per il progetto “Ritornare a casa”, riservato ai pazienti non autosufficienti come i malati di Sla, saranno portate a 35 milioni di euro per il 2020 e non ci saranno riduzioni. Lo ha annunciato il consigliere regionale Antonello Peru (Udc Cambiamo) durante l’audizione dell’Associazione “Viva la Vita Sardegna Onlus” (Associazione malati Sla e malattie altamente invalidanti) in commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc Cambiamo). Il consigliere ha ricevuto la notizia direttamente dai vertici dell’Assessorato regionale della Sanità, chiamati dallo stesso Peru, su richiesta del presidente del Parlamentino, per verificare la notizia di una riduzione del Fondo per la non autosufficienza a 28 milioni di euro.
La Commissione ha così potuto dare, immediatamente, rassicurazioni ai rappresentanti della Onlus, che sono stati accompagnati in Consiglio regionale anche da Michele Riontino, 45 anni, malato di Sla da 13, e dal suo caregiver (colui che si prende cura di un familiare non autosufficiente). Per avere maggiori rassicurazioni sull’attenzione che l’assessorato sta riservando ai malati di Sla e ai pazienti colpiti da malattie invalidanti il consigliere Nanni Lancioni (Psd’Az) ha chiesto, inoltre, al presidente Gallus di poter sentire in audizione la prossima settimana l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e il Commissario straordinario dell’Ats, Giorgio Steri.
Nel corso della seduta l’associazione ha, anche, lamentato una riduzione del contributo previsto nel 2016 per i caregiver da 12mila a 7.200 euro annui per il II livello e da 18mila a 9.600 euro per il III livello. L’assessorato della Sanità, ha fatto sapere Peru, sta cercando le risorse per riportare il contributo a quanto previsto nel 2016. La riduzione dell’importo, ha proseguito, si è resa necessaria per l’aumento delle persone che avevano necessità del caregiver.
“Tengo a precisare – ha affermato Riontino, attraverso il puntatore oculare – che arrivo dalla Lombardia e ho sofferto tanto, perché lì non avevo nulla”. Anche la presidente dell’Associazione Irma Ibba ha parlato del “modello Sardegna”, come di un esempio positivo a livello nazionale, anche se nell’ultimo periodo reperire le strumentazioni necessarie per la cura dei pazienti è diventato più difficile. Lo stesso Michele Riontino non riesce ad avere dall’Ats un secondo aspiratore polmonare, come prescritto dai protocolli. L’Associazione ha sollecitato, inoltre, l’istituzione di un registro per monitorare l’incidenza della malattia in Sardegna, di un tavolo di confronto con le associazioni per il progetto “Ritornare a casa”, ma anche di vigilare sui ritardi dei pagamenti da parte dei Comuni e ha proposto di creare un centro di riferimento per la Sla, con un equipe multidisciplinare che prenda in carico il paziente e supporti la famiglia. Il consigliere Antonio Mundula (FdI) ha ricordato che a Ozieri c’è un esempio virtuoso di assistenza che sarebbe opportuno replicare anche negli altri territori. Si tratta, ha spiegato, di una equipe formata da medici, infermieri e Oss che seguono a domicilio i 63 pazienti affetti da malattie degenerative. Massimo impegno e attenzione alle necessità dei malati di Sla è stata garantita anche dal vice presidente Daniele Cocco (Leu), da Annalisa Mele (Lega) e da Antonello Peru (Udc Cambiamo).
Il presidente della Commissione ha ringraziato, in particolar modo, Michele Riontino per aver voluto partecipare alla seduta, che gli ha sicuramente comportato un grande sforzo fisico e psicologico. Gallus ha evidenziato che il giovane va preso ad esempio perché è la dimostrazione di chi vuole vivere la vita nel migliore dei modi, nonostante le difficoltà. “Michele è stato per noi uno stimolo – ha continuato il presidente – per fare sempre meglio e ancora di più per tutti i malati”. Gallus, parlando a nome dei componenti del Parlamentino, ha garantito la massima attenzione alle richieste fatte dall’Associazione, ritenute tutte condivisibili, e ha assicurato che la Commissione si attiverà affinché tutti i malati possano avere l’assistenza sanitaria che meritano e di cui hanno diritto.
lunedì 27 gennaio 2020
REGIONE LOMBARDIA TAGLI AI DISABILI-DOMANI 28/01/2020 VERRA' PRESENTATA ALTRA MOZIONE URGENTE PER LA MODIFICA DELIBERA DEL 23/12/2019
Pizzul e Girelli: “Bolognini riveda la delibera dei tagli entro il primo febbraio”
A 13 giorni dall’approvazione delle due mozioni, una presentata dal Pd e una da Forza Italia, che impongono di rivedere la delibera del 23 dicembre scorso che stabilisce pesanti tagli ai contributi ai disabili gravi, l’assessore Bolognini non ha ancora fatto nulla. Ad oggi, la delibera non è stata cambiata e il tempo stringe. Se non sarà rivista prima, entrerà in vigore fra soli quattro giorni, il 1 febbraio.
“E’ inaccettabile ignorare in questo modo la volontà espressa dall’aula e le accorate richieste delle tante famiglie di disabili gravi – commentano il capogruppo del Pd, Fabio Pizzul e il consigliere regionale Gianni Girelli – Continueremo a incalzare Bolognini, perché siano trovate le risorse tagliate, indispensabili alle numerose famiglie già duramente provate dall’assistenza ai propri cari malati. Per questo domani presenteremo in consiglio una mozione urgente”.
“Ricordiamo – sottolineano Pizzul e Girelli – che la nostra mozione, approvata il 14 gennaio scorso, non si limita a chiedere il ritorno al contributo minimo a 600 euro rispetto ai 400 previsti nella delibera dell’antivigilia di Natale. Il nostro testo impegna la giunta a garantire, anche nel 2020, i criteri di assegnazione dei contributi utilizzati nel 2019. Questo anche perché i fondi stanziati dal Governo sono aumentati in modo significativo (da 71 a 91 milioni di euro)”.
Milano, 27 gennaio 2020
mercoledì 15 gennaio 2020
Regione Lombardia: Grazie al voto segreto, passa la richiesta di cambiare le regole e garantire fondi per il sostegno alla non autosufficienza.
Milano, 15 gennaio 2020 - La mobilitazione delle famiglie e Associazioni ha sortito un primo effetto: ieri il Consiglio regionale ha approvato due mozioni con le quali impegna la Giunta lombarda a cambiare la delibera varata il 23 dicembre scorso e stanziare altri fondi per migliorarne l’efficacia. Il riferimento è alla lettera con la quale 64 famiglie con figli disabili hanno denunciato la decurtazione dell’assegno mensile assicurato dalla Regione a mamme o papà che non possono lavorare, o non possono farlo a tempo pieno, perché devono assistere un figlio affetto da disabilità gravissima e non autosufficiente. Nella stragrande maggioranza dei casi sono proprio mamme , papà, coniugi, figli a coincidere col “caregiver“, figura e termine col quale la legislazione designa chi presta assistenza. Nel 2018 l’assegno mensile della disabilità gravissima era di 1.000 euro, nel 2019 è sceso da 900 (adulti)/600 (minori) euro e da febbraio 2020, per effetto della delibera, si prevedeva fosse di 400 euro.
Non è finita, però. Le famiglie hanno contestato il voucher garantito dalla Regione per aiutarle a pagare gli infermieri o gli educatori che seguono i propri figli perché insufficiente a coprire il costo degli specialisti. Terzo punto contestato è quello che lega le sorti dell’assegno per il caregiver al numero di ore in cui il bambino destinatario delle cure frequenta la scuola. Sopra le 25 ore settimanali di frequenza, niente assegno. Ma l’obbligo scolastico, a seconda del grado di istruzioni, è fissato a minimo 27 ore. Il giro di vite da parte della Regione è motivato con l’aumento della platea dei beneficiari delle misure: nel 2013 erano 2.400 mentre nel 2019 sono saliti a 7200. La ragione del quadruplicamento sta nel fatto che lo Stato ha cambiato i requisiti per godere dei contributi. Il Governo ha aumentato anche i fondi: da 70 a 90 milioni di euro. E così anche la Regione: da 6 a 10 milioni. Ma si è ritenuto che la coperta fosse ancora corta e gli assegni dovessero essere rivisti al ribasso. Ieri, però, il Consiglio regionale ha approvato una delibera firmata dai capigruppo di maggioranza con la quale, non senza giri di parole, si impegna la Regione a stanziare più fondi. Per l’esattezza la mozione recita: "Si impegna il presidente e la sua Giunta a continuare ad investire per corrispondere al fabbisogno a tendere nel triennio 2019-2021 delle risorse a favore dei soggetti con disabilità gravissima".
Ma l’aula del Pirellone ha approvato anche una mozione del Pd, primo firmatario il consigliere Gian Antonio Girelli, "che impegna la Giunta a rivedere la delibera ripristinando criteri ed entità dei contributi come nel 2019, incrementando l’attuale quota, insufficiente, di cofinanziamento con risorse autonome regionali". Questa mozione è passata a voto segreto, come chiesto da Gregorio Mammì, consigliere regionale del M5S. I favorevoli alla revisione della delibera sono stati 36 ed i contrari 32. Un solo astenuto. «L’approvazione della nostra mozione in Consiglio regionale è importantissima per tante famiglie che si trovavano a fare i conti con il pesantissimo taglio della Giunta. L’assemblea ha fatto la sua parte e ha sconfessato la linea dell’assessore alle Politiche sociali e alla Disabilità, Stefano Bolognini, ma soprattutto ha ribadito che le persone disabili e le loro famiglie meritano rispetto. Ora vigileremo che la Giunta regionale dia loro le risposte che si attendono" dichiarano Girelli e Fabio Pizzul, capogruppo del Pd. "Grazie al voto segreto, passa la richiesta di cambiare le regole e garantire fondi per il sostegno alla disabilità.
Marina Mercurio
Segretario Viva La Vita Sardegna Onlus
Direttivo Amici di Nicola Onlus
e Oltre le Mura Onlus
sabato 11 gennaio 2020
ALLA FACCIA DELLA ACCESSIBILITÀ!! -Associazione VIVA LA VITA scrive AL GOVERNATORE SARDEGNA-SOLINAS
dal 10 dicembre u.s. la quasi totalità delle Delibere della Giunta Regionale della Sardegna non è più liberamente accessibile in quanto per poterle leggere bisogna comunicare il proprio indirizzo mail e poi attendere ... Assurdo!!!
Con questo atto viene di fatto ostacolata la libera accessibilità agli atti ponendo, altresì, una grave forma di controllo su chi e su cosa si chiede di poter legittimamente conoscere, aggiungendo, peraltro, burocrazia a burocrazia con gli Uffici impegnati al disbrigo delle varie richieste. In tempi di richiesta di trasparenza della Pubblica Amministrazione non se ne capisce proprio il motivo!
Come Associazione "Viva la Vita Sardegna Onlus" , così come altre Associazioni e persone interessate, abbiamo necessità di leggere la Delibera n. 51/25 del 18/12/2019 "Piani personalizzati di sostegno in favore delle persone con gravi disabilità. Anno 2020 Legge 162/1998. Fondo regionale per la non autosufficienza" e in particolare l'ammontare delle risorse per il progetto "Ritornare a casa" già fin troppo ridimensionato in questi ultimi anni.
L'Assessore Nieddu ne ha parlato a inizio anno in un'intervista al quotidiano L'Unione Sarda, ma a noi non basta leggere le dichiarazioni dell'Assessore, noi vogliamo leggere i numeri e capire se c'è stata rimodulazione, quanto è stato destinato ai vari livelli del "Ritornare a casa" (I° - II° III°) , cosa avverrà per i nuovi Progetti ecc.ecc. perchè il "Ritornare a casa" non può perdere neanche un euro, ma deve essere sostenuto e potenziato, così come la figura del Car-giver.
A completezza d'informazione la comunicazione della mail alla Regione è rimasta ancora senza risposta dopo una settimana circa dall'invio dei dati richiesti.
Pertanto, l'appello che rivolgiamo al Presidente della Regione Solinas è di annullare questo Atto che non ha alcun senso se non quello di scoraggiare cittadini e Associazioni dalla legittima richiesta di informazioni, scardinando e sopprimendo, altresì, il principio della trasparenza.
Il Presidente Associazione Viva La Vita Sardegna Onlus Irma Ibba
venerdì 10 gennaio 2020
Storie di EROI con la sla: Tagli in Regione Lombardia al Care Giver familiare che non può assumere!
Il taglio dell'assegno di cura care giver è passato da € 900 a € 400, la ricca Lombardia senza scrupoli non ha dato continuità a tutti i "Marco e Rosy" della Regione!!!!!
Marco Capelli (Lecco)
La mia Giornata da caregiver familiare. Io
da circa undici anni assisto mia Moglie Malata di S.L.A. (sclerosi laterale
amiotrofica). In questi anni la mia vita e quella dei miei figli è cambiata, ho
avuto più dolori che gioie La vita mi ha remato davvero contro, chiunque
avrebbe potuto arrendersi è la cosa più semplice del mondo, ma resistere quando
tutti gli altri si aspettano di vederti cadere a pezzi questa e la vera forza
che mi contraddistingue. Un malato di S.L.A. non può e non deve essere mai
lasciato solo perché il rapporto che si instaura con il proprio familiare non è
minimamente paragonabile all'assistenza che viene data nei ricoveri
ospedalieri, quindi se non è più che necessario meglio evitarli, io con la mia
esperienza acquisita in questi anni nei pochi ricoveri che ha avuto mia moglie
non l’ho mai lasciata sola un minuto. Tra me e lei ormai, anche che abbia un
comunicatore ottico, che tra l’altro usa molto bene, si è instaurato un
rapporto col quale basta uno sguardo, e tante volte anche il pensiero, a
intuire ancora prima, cose che puntualmente mi scrive col comunicatore. La
S.L.A. è praticamente un cervello intrappolato in un corpo, ma un cervello che
funziona perfettamente al 100x100. Detto questo volevo descrivere un pò la mia giornata
da caregiver, come penso quella di tanti altri nella mia situazione, diciamo
tra virgolette giornate normali, perché poi ci sono giornate che è meglio non
raccontare, però tutto sommato non ci si può lamentare. Pronti via : si
comincia al mattino solitamente alle 03 se tutto va bene, altrimenti anche
prima si parte con due o tre passaggi di macchina della tosse che serve per
eliminare quelle secrezioni che si formano durante la notte, poi si preparano i
gastro protettori che si danno prima di iniziare la dieta, schizzettone alla
mano e via dentro la PEG accompagnati da altrettanti due shizzettoni d’acqua,
di seguito si prepara la sacca sterile con il suo mangiare interale e via. Dopo
di che caffettino per cominciare al meglio. Ore 05 si passa da caregiver a
assistente familiare : chiamare primo figlio che va al lavoro, preparare
colazione ecce cc, nel frattempo si comincia a sistemare un pò casa . Ore 6,30
chiamata secondo figlio che deve andare a scuola preparazione colazione ecc
ecc, poi si ricomincia con mia Moglie con una seconda parte di medicinali per
l’esattezza del potassio alla quale è carente e quattro gocce di laroxil che
serve per la salivazione. Si comincia poi con lavarle il viso, subito dopo con
del colluttorio lo spazzolino elettrico e uno scovolino in spugna le si fa un
po di igiene orale con qualche difficolta. Si passa poi alle varie medicazioni
: cominciando prima allo sgonfiaggio della cuffia tracheostomica e alla
sostituzione della controcanula, poi tolta la metallina, con un cotton fioc e
una garzina attorcigliata, e imbevuta di fisiologica si procede a pulire
attorno alla canula, si cambia poi il reggicanula, dopo di che si inserisce la
nuova metallina. Finito la parte sopra si passa alla parte sotto cioè
medicazione PEG, grossomodo stesso lavoro, poi solitamente dopo il cambio
controcanula mia moglie mi richiede un paio di passaggi ancora di macchina
della tosse : macchina della tosse che poi va ripetuta più volte durante la
giornata a secondo delle esigenze. Finiamo per il momento con lo svuotaggio del
sacchetto del catetere vescicale. Si ritorna poi ad assistente familiare col
sistemare tutto quello che hanno lasciato i figli : tazze colazione ecce ecc,
poi passata generale di aspirapolvere per tutta la casa e sistemazione camera ragazzi
letti e disordine generale. Ore 9 per quell'ora solitamente a già defecato si
comincia a cambiarla e a lavarla completamente, tutto questo mi porta alle ore
10,30/11. Quando posso lasciare mia moglie in mani fidate mi vesto di corsa ed
esco per qualche commissione e per fare qualcosa di spesa. Rientrato un pò
prima di mezzogiorno spesso e volentieri capita che mia moglie abbia avuto
necessita di andare ancora di corpo, allora visto che cè il mio vicino di casa,
di corsa la si cambia ancora, come può capitare che non ho nessuno a casa ,
allora alcune volte me la devo cavare da solo. Tornado alla giornata, terminato
di cambiare mia moglie, si mette a posto la spesa e si comincia a preparare per
il pranzo. Solitamente verso le 13,30 suona anche la pompa del fine pappa di
mia moglie, allora preparo lo shizzettone con 10mg plasil e 4 gocce laroxil
accompagnati da 2 shizzettoni da 60 mg di acqua. Ore 14,30 arrivano i figli si
mangia, finalmente 5 minuti seduto a strangolarmi un piatto di pasta. Terminato
il pranzo, lavato i piatti e sistemato la cucina, e tutto questo spezzettato
per le varie volte chiamato in causa da mia moglie si arriva alle ore 16 l’ora
del succo 2 schizzettoni di succo e uno di acqua. Calcolando che nel mezzo
della giornata c’è sempre una lavatrice un’asciugatrice di roba da ripiegare e
da riporre negli armadi, non ci si accorge nemmeno che sono già le ore 18,
l’ora della fisioterapia, una volta finita la fisioterapia si ricomincia con
l’igiene orale e subito dopo potassio e laroxyl . Ormai siamo arrivati allora
di cena, preparato qualcosa di veloce, lavato i piatti risistemato la cucina,
preparo della camomilla per mia moglie con l’aggiunta di 2 bustine di selg che
sarebbe un lassativo 5 bei schizzettoni e via, magari mi richiede ancora qualche
passaggio di macchina della tosse per sentirsi più libera, poi solitamente lei
verso le nove si addormenta tranquilla. Alla fine si da una controllata
generale a tutti i macchinari che siano perfettamente efficienti : filtri ,si
svuota il bicchierino della condensa umidificatore , si svuota l’acqua
dell’aspiratore, insomma una serie di passaggi che vanno fatti per la
sicurezza, poi si prepara tutto per ripartire il mattino seguente medicinali,
pappa ecce cc. OH !!!!!… finalmente un attimo di tranquillità mi siedo da parte
al letto di mia moglie dove ho il mio computer, vado un pò su facebook dove
sono iscritto in alcune associazioni legate alla malattia per vedere se c’è
qualche novità a riguardo, leggo qualcosa, guardo se è collegato un amico su skipe,
quattro chiacchiere assieme per parlare un po della giornata appena trascorsa,
poi verso mezzanotte se non ci sono problemi preparo il divano letto vicino al
letto di mia moglie e se Dio vuole ci si prepara a dormire per poi ricominciare
tutto alle 04 di mattina. Forse per il mondo sei solo una persona ma per quella
persona tu ti accorgi che puoi e sei tutto il mondo, ti rendi conto di questo
nei momenti in cui sei li con lei che stai facendo qualcosa un grattino , una
coccola qualsiasi, la vedi che ti guarda, e intuisci dai suoi pensieri, e
glielo leggo negli occhi : ma come fai a fare tutto questo per me, poi ti
regala un suo sorriso che ti appaga per tutta la giornata e ti da la forza per
andare avanti. I momenti migliori per lei durante la giornata sono il salutare
e augurare una buona giornata ai figli con il suo computer quando escono, e
quando rientrano, e anche loro prima di uscire bacino alla Mamma che
contraccambia con un sorriso che si porta per tutta la giornata, questo è il
suo accontentarsi e vive di queste piccole cose che per lei si trasformano in
realtà eccezionali . Purtroppo per me queste giornate sono cosa normale di
tutti i giorni non avendo nessun supporto ne aiuto da parenti, posso solo
approfittare un venerdì si e uno no
perché mio figlio maggiore lavora nei turni, e quando fa il turno del mattino
alla sera mi caccia di casa ed esco a mangiare qualcosa con un amico. OK ora
vado a nanna buonanotte e ricordate, soffrire senza lamentarci è l’unica
lezione che dobbiamo imparare in questa vita, questo è per quelle persone che
non hanno un CAZZO e che si lamentano per PUTTANATE…………….
martedì 7 gennaio 2020
Storie di EROI con la Sla. Patrizia vive in Regione Campania ma l'erogazione dell'assegno di cura è bloccato da 1 anno.
Patrizia è una donna gentile, discreta e molto spaventata, e chi non lo sarebbe con una patologia così altamente invalidante. Vive in Provincia di Napoli e ci chiediamo ripetutamente perché i malati di Sla in qualunque regione essi si trovino, non possano vivere dignitosamente, assistiti e curati come avviene in Sardegna con il ritornare a casa! Qui , in Regione Campania le gravissime disabilità e quindi anche Patrizia non percepiscono l'assegno di cura da quasi 1 anno, ci chiediamo in che condizioni possano vivere! La Sla oltre ad essere una bastarda, richiede molte risorse economiche per le medicine, integratori, pomate e assistenza .
Patrizia ha 60 anni ma tante sono le sue preoccupazioni ,oltre la malattia, che l'affliggono! Brevemente ce lo racconta.
Era settembre del 2017 quando iniziarono i primi sintomi e le prime visite fisiatriche. Le dita della mano destra che non si muovevano più ma la diagnosi era cervicale e qualche "specialista" azzardò anche stress. Ma Patrizia non era convinta delle diagnosi così superficiali e decise di rivolgersi ad un neurologo che le prescrisse esami specifici, elettromiografia, elettroencefalogramma, tac ma solo all'Istituto Neuromed arrivò la drammatica e infausta diagnosi: SLA-sclerosi laterale amiotrofica! Iniziò il suo calvario:"dovetti lasciare il mio lavoro e come uno tsunami questa malattia travolse tutta la mia famiglia". La sua famiglia dopo la diagnosi di Sla si è rimboccata le maniche per fare il possibile ma non basta perchè la Sla non lascia tregua. Situazioni drammatiche! Patrizia in breve tempo si è allettata muove solo un pò la testa ed è in ventilazione assistita non invasiva h24 ma vuole fare la tracheostomia e la peg quando sarà il momento. Adesso la sua grossa preoccupazione è quella di organizzare la sua assistenza giorno e notte ma ci chiediamo come farà dopo quello che ci ha raccontato anche perchè è in difficoltà economiche. Patrizia spera nell'assegno di cura ma la velocità della Sla non va affatto di pari passo con il welfare della sua Regione che non protegge affatto malati così complessi. Patrizia chiude il suo racconto scrivendomi che il vero dolore che porta questa malattia non lo ha raccontato...non c'è riuscita forse perchè porterebbe ad una disperazione tale da fare troppo male...a lei e alla sua famiglia...
Etichette:
eroi,
mercurio marina,
patrizia omobono,
regione campania,
sclerosi laterale amiotrofica,
sla,
Tore Usala,
viva la vita onlus,
viva la vita onlus sardegna
mercoledì 25 dicembre 2019
8 NUOVE ASL-SANITA' SARDEGNA
DL SANITÀ, ECCO LE OTTO NUOVE ASL
Nieddu: “Abbiamo mantenuto gli impegni presi con i sardi”
Di: Antonio Caria
“Una riforma profonda, meditata, studiata per garantire ai Sardi una sanità più utile e più vicina. Cancelliamo parzialmente un modello calato dall’alto, che non ha funzionato, e ne creiamo uno nuovo che ha la sua origine nelle richieste dei cittadini e dei territori”.
Sono queste le parole usate dal Presidente Christian Solinas per presentare il Dl approvato dalla Giunta regionale per la nuova organizzazione del servizio sanitario in Sardegna.
Ecco la novità: oltre all’Azienda Regionale della Salute (Ares), il nuovo assetto del sistema sanitario dell’Isola sarà strutturato in otto Aziende socio sanitarie locali (Asl), due Aziende ospedaliere universitarie (Aou Cagliari e Sassari), l’Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione “G. Brotzu” (Arnas) e l’Azienda regionale dell’emergenza urgenza (Areus).
“L’attuale sistema – aggiunge Solinas –, ha allontanato i cittadini dalla sanità pubblica, percepita come una macchina confusa, arretrata, ritardataria nelle risposte. Oggi siamo fra le regioni piu’ sofferenti in Italia secondo tutti gli indicatori, e abbiamo un disavanzo tra i più alti. Questo ci impone di cambiare modello introducendo più qualità, una medicina più vicina ai cittadini, con la collaborazione degli enti locali e una forte spinta all’innovazione tecnologica. La riforma – sottolinea il Presidente – riavvicina i manager sanitari ai reali bisogni del cittadino, lasciando alla politica il coordinamento del sistema. È falso affermare che guardiamo alle poltrone: guardiamo semmai ai posti letto, alle liste d’attesa, alla qualità delle prestazioni, all’eliminazione della burocrazia che ha spesso danneggiato la qualità, nonostante l’impegno di tanti professionisti di valore che operano nelle strutture pubbliche con spirito di servizio e di abnegazione, misurandosi quotidianamente con emergenze inaccettabili”.
“Abbiamo mantenuto gli impegni presi con i sardi – ha sottolineato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – con una riforma che supera un modello, quello di Ats, che non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Siamo soddisfatti per il lavoro svolto in questi mesi. Con le Asl riportiamo la sanità vicino ai cittadini e ai bisogni dell’utenza. Le funzioni in grado di garantire economie di scala, come la gestione del personale, patrimonio e centrale di committenza, resteranno accentrate in Ares. Questo rendendo ancora più qualificante e specifico il ruolo delle aziende socio-sanitarie locali, che erogano i servizi sul territorio, e che avranno come unico compito quello di rispondere ai problemi e alle esigenze d’assistenza, con l’obiettivo di garantire la maggior qualità possibile”.
Sarà diverso anche il meccanismo di selezione dei manager con la costituzione di appositi elenchi per razionalizzare la scelta e la selezione degli esperti.
lunedì 23 dicembre 2019
TAGLI PESANTI E NON SOLO ALLA FIGURA DEL CARE GIVER In_Regione Lombardia_ triennio FNA 2019-2021
Alla Gunta Lombarda e Staff Assessorato Politiche sociali, abitative e disabilità
c/c Associazioni e Consiglieri Opposizione PD e 5 Stelle
REGIONE LOMBARDIA
Buongiorno a tutti
in riferimento all'incontro avvenuto in Regione il 19/12 per discutere sul triennio FNA 2019-21 la sottoscritta ri- propone i seguenti punti perché questa volta i tagli sono inaccettabili:
· Assunzione Care giver anche familiare I e II grado se LEGITTIMATO dal progetto redatto dalla Ats.
· MANTENERE E AUMENTARE la misura dell’annualità 2019 per la disabilità gravissima (minori e adulti) in dipendenza vitale accudita esclusivamente a CASA che non frequenta né servizi di prima infanzia né la scuola né in carico in maniera strutturata e continuativa a unità d’offerta semi-residenziali sanitarie,sociosanitarie , sociali. etc
Con il buono mensile € 1.100 + € 400 (assegno minimo x 12 mensilità come da famigerato piano nazionale)
Così composto:
· € 900 per il care giver (come da vs. delibera fna 2018)
· € 400+€ 200 tot. € 600 per personale regolarmente assunto. (bisogna aumentare gli assegni x permettere le assunzioni)! In Emilia Romagna ogni assunzione anche part-time viene premiata con € 160 mensili a contratto.
· NO ISEE!! Se non per le eventuali liste d’attesa.
Mantenere per tutti i richiedenti:
· Cumulabilità b1+b2 con Isee => 20.000€ soglia possibilmente da aumentare
Il decreto governativo FNA 2019 lascia ampia discrezionalità alle Regioni quindi potete togliere Isee e modulare l’assegno.
Non è possibile “proteggere” per 1 anno persone così fragili e poi togliere tutto o quasi! La Regione Lombardia sta penalizzando proprio questa tipologia di persone non autosufficienti gestite e curate al proprio domicilio. Non potete gettare nel baratro queste persone!!! € 400?? Li/ci volete “morti”?
Purtroppo le persone “ospedalizzate” a casa che non parlano che non muovono un muscolo che non mangiano per bocca che non respirano senza l’ausilio di macchine non MERITANO questa retrocessione era già insufficiente la precedente misura. Noi associazioni ABBIAMO IL DOVERE DI TUTELARLE e finché i fondi sono così INSUFFICIENTI non possiamo ABBANDONARLE A SE STESSE.
Vista la stagione non si riuscirà a portare le persone non autosufficienti sotto il vostro palazzo ma faremo di tutto per divulgare la notizia tramite mass media , social e blogs se la Giunta Lombarda non prenderà provvedimenti e impegni di reale protezione per le persone adulte e minori come sopra descritte.
Inoltre vi chiediamo gentilmente se potete inviarci slide o link per capire cosa è il FONDO UNICO e come interagirebbe con le varie offerte e fondi: FNA-PROVI-DOPO DI NOI etc.
Grazie per l’attenzione
Marina Mercurio
Ass. Viva La vita Onlus Sardegna –Sla e patologie altamente invalidanti-RAC
Ass. Amici di Nicola Onlus
Ass. Oltre le Mura Onlus
martedì 10 dicembre 2019
LEGGE QUADRO FONDO NON AUTOSUFFICIENZA E PREVISTI AUMENTI NEL 2020/2021 E 2022
Catalfo: aumentano le risorse del Fondo per la disabilità e la non autosufficienza
(Regioni.it 3741 - 10/12/2019) "In legge di Bilancio abbiamo aumentato le risorse del "Fondo per la disabilità e la non autosufficienza" di altri 30 milioni di euro nel 2020, portando così la sua dotazione a 80 milioni l'anno prossimo, 200 milioni nel 2021 e 300 milioni annui a decorrere dal 2022": lo afferma su Twitter la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo a proposito del pacchetto di emendamenti presentato ieri al Senato dai relatori alla manovra di bilancio.
"Un impegno concreto - aggiunge - che si inserisce in uno spettro più ampio di interventi che vogliamo fare, come maggiori investimenti nella formazione delle persone con disabilità, una banca dati per il loro collocamento mirato, una legge quadro sulla non autosufficienza e un'altra per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare".
martedì 3 dicembre 2019
A BREVE LE ASSOCIAZIONI VERRANNO CONVOCATE DALLA REGIONE PER DISCUTERE LE LINEE GUIDA DEL RAC (2020)
Informiamo tutti coloro che ci seguono che grazie alla nostra perseveranza e insistenza , la Regione Sardegna aprirà a breve un tavolo di confronto con tutte le Associazioni per discutere sulle linee guida Rac 2020. Ovviamente riporteremo a quel tavolo tutte le nostre richieste certificate da PEC inviate fin dal mese di aprile 2019.
Il Direttivo Viva La Vita Onlus Sardegna
Iscriviti a:
Post (Atom)