giovedì 30 aprile 2020

Storie di EROI con la Sla -Ugo Zonno- Puglia









Ciao mi chiamo Ugo e vi racconto la mia breve storia: sono di Bari (purosangue) ho 75 anni sposato felicemente ho due figli uno di 50 e l'altro di 46 anni ho due bellissime nipotine.

Tutto incomincia circa 10 anni fa, il piede sinistro strisciava in terra però io non me ne accorgevo gli amici mi dicevano "Ugo perché cammini così" tra i miei amici c'era un dottore e mi disse di andare da un neurologo e da quel momento incominciò la mia via crucis ho fatto di tutto più di tutto ma niente tutti gli esami che feci risultavano negativi.

Mi sono operato 4 volte: due alla cervicale e due lombari. Il chirurgo la prima volta quando andai al controllo come mi vide subito disse "sembra che non abbiamo fatto niente".

Siamo andati a Verona a Milano ma niente di niente mi hanno fatto l’esame del LIQUOR ma niente tutto negativo poi circa tre anni fa mi venne la crisi respiratoria e fui ricoverato d'urgenza e mi fecero la tracheostomia,  sono stato un mese in rianimazione (quegli assassini sono abituati a gente che sta morendo) mi vennero le piaghe che ci è voluto più di un anno per guarire e ora sono ancora qua... vivo.

lunedì 6 aprile 2020

SARA' LA VOLTA BUONA, VERRA' AUMENTATO IL FONDO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA?






+T -T
Coronavirus: richieste per Fondo sociale e non autosufficienza

(Regioni.it 3814 - 06/04/2020) “Bisogna trasferire subito le risorse del Fondo Nazionale Politiche sociali e del Fondo Non Autosufficienza alle Regioni per rispondere alle crescenti esigenze delle comunità locali colpite dalla pandemia coronavirus”. E’ quanto chiede Luigi Mazzuto (assessore Molise) in quanto Coordinatore della Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni.
“Le Regioni – spiega Mazzuto - sono in attesa di ricevere, tra le altre,  le risorse assegnate dallo Stato ai sensi del Piano Sociale Nazionale e del Piano Nazionale per la non autosufficienza. Si tratta di quasi 900 milioni di euro per il 2019 e di altrettanti per il 2020.
Per la prima annualità sono già stati approvati i rispettivi decreti di riparto, mentre per la seconda non si è ancora provveduto in tal senso.
E’ di tutta evidenza che l’attuale stato di emergenza che, per effetto delle misure di contenimento del contagio e di  distanziamento sociale, ha portato alla sospensione dei servizi nelle strutture semiresidenziali per anziani e per disabili e alla conseguente necessità di rimodulare le prestazioni assistenziali alle famiglie ed alle persone interessate, richiede da parte del Ministero competente l’ immediato trasferimento delle risorse già disponibili sul bilancio statale.
L’interruzione dei servizi diurni ha provocato un enorme incremento del carico di cura sulle famiglie che hanno al loro interno congiunti in situazione di disabilità grave e gravissima e di non autosufficienza.
Penso, in particolare, ai tanti ragazzi e giovani con lo spettro autistico, la cui gestione è già di per se complicata e complessa in un contesto di socializzazione più esteso quale può essere quella di uno spazio aggregativo o in un centro diurno dedicato, figuriamoci  come tutto diventi più complicato quando ci si viene a trovare “ristretti” nel solo contesto familiare e in ambienti circoscritti e soggetti a isolamento.
Appare necessario condividere con gli Ambiti Territoriali Sociali e con i gli Enti di Terzo settore ( cooperative sociali e associazioni) che fin qui hanno programmato e gestito gli interventi in regime di semiresidenzialità, misure di assistenza domiciliare e servizi da remoto ( supporto psicologico, azioni educative a distanza, attività di animazione) in grado di affrontare, in attesa del superamento dell’emergenza e del ripristino delle attività ordinarie, le esigenze dei disabili e delle famiglie interessate.
E’ ovvio – prosegue Mazzuto - che azioni di questo tipo comportano, per i soggetti gestori, costi più elevati in ragione della necessità di disporre di un numero più consistente di operatori qualificati e di garantire a questi ultimi e agli utenti tutte le indispensabili misure di sicurezza.
Per tali ragioni riveste carattere di assoluta urgenza disporre delle risorse assegnate dallo Stato per il 2019 a valere sul Fondo per la non autosufficienza e  realizzare un percorso condiviso Ministeri/Conferenza delle Regioni e ANCI che possa portare alla rapida definizione del riparto per il corrente anno e al trasferimento tempestivo degli importi previsti alle Regioni.
Rispetto al Fondo non autosufficienza, proprio per sostenere, almeno in parte, i maggiori oneri posti a carico dei bilanci regionali e degli Enti locali, determinati dalla necessità di riorientare ed implementare l’offerta dei servizi, è necessario incrementare il Fondo degli attuali 580 milioni”.
‘’Quale Coordinatore della Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni – conclude Mazzuto - ribadisco l’urgenza di arrivare, già in sede di recepimento parlamentare del Decreto legge 17 marzo 2020, n.18 (CD Cura Italia), alla rimodulazione del Fondo per la non autosufficienza per il 2020 con un cospicuo  stanziamento aggiuntivo”.

giovedì 2 aprile 2020

BONUS spesa Normativa Ocdpc n. 658 del 29 marzo 2020











Normativa
Ocdpc n.658 del 29 marzo 2020. Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
30 marzo 2020

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.85 del 30 marzo 2020