sabato 11 dicembre 2021

TAVOLO FNA 2022 IN REGIONE LOMBARDIA





REGIONE LOMBARDIA


Il 10/12/21 le Associazioni sono state convocate dall'Assessorato Locatelli. Finalmente ci sono stati aumenti e non TAGLI agli assegni di cura. Non siamo costretti ad andare sotto il Pirellone a protestare come accaduto 2 anni fa contro i tagli ingiustificati dell'assessorato Bolognini. Però c'è sempre un però, non siamo completamente soddisfatti...come sottolineato con forza all'Assessore Locatelli, la Regione si dimentica che il "cuore" del FNA è la domiciliarità, fino a prova contraria, e come al solito non ha quella sufficiente sensibilità ad aumentare anche l'assegno del CARE GIVER che assiste il proprio caro h24, anzi se i malati di SLA venissero considerati come vengono considerati i minori autistici che camminano mangiano parlano vanno a scuola (solo per confrontare non per fare la guerra tra poveri) e popolano le RSD , allora si che saremmo davvero soddisfatte noi Associazioni della SLA. L'Assessorato ha aumentato l'assegno dei care giver che portano i minori nelle RSD a scuola (santissima la scuola) hanno aumentato le ore nelle RSD e invece chi assiste senza tregua un malato di SLA o in dipendenza vitale NO nessun aumento. Forse l'assessorato purtroppo non ha ancora capito cosa sia la SLA. Ci impegneremo come Associazione Viva La vita Fondata da Salvatore Usala e ConSLAncio di scrivere al più presto , come caldamente chiesto dall'assessore, per richiedere una rimodulazione urgente dell'assegno care giver di € 900 prima che la Delibera venga approvata in Consiglio. Chiederemo anche la possibilità per le dipendenze vitali con necessità prevalentemente sanitarie di poter cumulare la misura B1 e B2 con o senza care giver con bisogni complessi (A-B-I DPCM del 26/9/16) , forse con l'arrivo del PNRR prima o poi accetteranno questa nostra importantissima proposta che è un atto di civiltà e di attenzione per chi vive patologie estreme tutti i santi giorni.  

Gli aumenti degli assegni di cura:

da €1100 a €1200 chi assume con contratto a tempo pieno
da €1100 a €1300 chi assume a contratto a tempo pieno o due persone part-time con assistenza garantita dal care -giver.

Per quanto riguarda l'isee l'unica novità sarà quella dei voucher sanitari, verranno erogati senza limiti Isee






lunedì 5 aprile 2021

RITORNARE A CASA TAGLI DAL 2016 AD OGGI====REGIONE SARDEGNA

 



La programmazione sociale della regione Sardegna per le annualità 2020/2021 ha predisposto la sistemi uniformi di accesso agli interventi assistenziali a favore delle persone con disabilità gravissima, prevedendo l'attuazione di una pianificazione integrata delle risorse a valere sul Fondo regionale della non autosufficienza, sul Fondo nazionale della non autosufficienza e sul Fondo nazionale caregiver. In particolare la Delib.G.R. n. 19/10 del 10/04/2020 ha previsto l'attivazione di un unico intervento che ricomprende al suo interno la misura “Ritornare a casa” e la misura “Interventi a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima, ” misure omogenee volte entrambe a favorire la permanenza nel proprio domicilio di persone in situazione di grave non autosufficienza che necessitano di un livello assistenziale molto elevato. La Delib.G.R. n. 19/10 del 10/04/2020 ha anche previsto per il nuovo intervento, da articolarsi in quattro livelli assistenziali abbinati a un massimale di spesa crescente a disabilità crescenti, una gestione associata da parte dei singoli Ambiti PLUS al fine di evitare la formazione di economie di gestione in capo alle singole amministrazioni comunali, assicurare la razionale allocazione della spesa e garantire una sempre maggiore efficacia nell'erogazione delle risposte assistenziali. L’intervento “Ritornare a casa PLUS”, si base sulla gestione integrata delle risorse, ricomprendendo al suo interno anche la misura prevista dal Fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver, e si articola in quattro livelli assistenziali di seguito descritti: Livello Assistenziale Base (con doppia articolazione Livello Base A e Livello Base B); Livello Assistenziale Primo; Livello Assistenziale Secondo; Livello Assistenziale Terzo

Il contributo annuale è di gran lunga inferiore se i Comuni non finanziano la loro parte e se il contributo Caregiver non dovesse essere riconosciuto (tagliato di ca del  60% dal 2016)


















domenica 14 marzo 2021

REGIONE LOMBARDIA -PROPOSTE PER LA SLA -LETTERA ALL' ASSESSORE LOCATELLI-





ASSOCIAZIONE VIVA LA VITA SARD. SALVATORE USALA E CONSLANCIO

Rappresentiamo soprattutto persone di qualunque età allettate che non muovono nessun muscolo e se va bene conservano quelli oculari che permettono, tramite un computer di mantenere i contatti con il mondo esterno, ospedalizzati in casa con macchinari salvavita che permettono loro di respirare e alimentarsi. Con 10 associazioni nazionali abbiamo scritto al Governo Conte più volte per chiedere l’aumento del FNA e per sottolineare le criticità presenti nelle varie Regioni per chi è in dipendenza vitale come i malati di SLA, evidenziando tematiche scottanti come l’applicazione dell’ISEE per chi è ospedalizzato a casa, assegni di cura insufficienti e ritardi assurdi nelle erogazioni. Dal 2013 partecipiamo al tavolo FNA di Regione Lombardia e anno dopo anno assistiamo a continui tagli a malati che hanno necessità assistenziali elevatissime siamo consci che la platea dei beneficiari sia aumentata però ridurre il contributo a chi già stà annaspando… abbiamo scritto l’anno scorso a tutta la giunta LOMBARDA per sottolineare la nostra contrarietà al fondo unico e alla vaucherizzazione dell’assistenza, nella fattispecie per i malati di SLA e per chi è in dipendenza vitale ma è rimasta lettera morta. Si siamo contrari, che senso ha un voucher di €1650? Non serve assolutamente alle famiglie che hanno a casa un malato con elevatissima esigenza assistenziale, con macchinari salvavita, chi entra in casa di un malato di SLA non sa dove mettere le mani, ci vuole tempo e pratica perché malato e assistente entrino in “simbiosi” non solo, chi per vivere ha bisogno di una macchina ne ha bisogno per 24ore e per 365 giorni l’anno, se invece si portasse il contributo per un importo uguale le famiglie riuscirebbero quasi a pagare un ‘assistente convivente, il famigliare potrebbe continuare a lavorare…dai racconti dei nostri associati sappiamo che il personale OSS pare che non possa “toccare” un malato, aspirarlo o fare determinate pratiche piuttosto importanti, pare che le cooperative non lo permettano…mi viene sempre in mente la risposta sarcastica di un caregiver alla mia domanda: ma cosa fanno quando vengono a casa tua? risposta secca : prendono il caffè, le dame di compagnia non servono a queste persone serve qualcuno che li aiuti a restare in vita. Quello che noi umilmente chiediamo a lei e all’assessorato è trasformare il voucher in contributo per i malati in dipendenza vitale ospedalizzati a casa e permettere alle famiglie con Isee inferiore a 25000 euro di poter accedere alla vita indipendente anche perché il malato di sla ha la capacità di autodeterminarsi e con un contributo di 1900 euro assumere più assistenti, perché NON VOLETE dare questa possibilità?? I malati ospedalizzati occupano nei vostri grafici a torta il valore numerico più piccolo, perché non soddisfarli e tutelare una fragilità che vive una sofferenza quotidiana che non vi potete nemmeno immaginare. Le nostre ISTANZE sono 3 nell’attesa che a livello governativo tolgano almeno l’isee per chi è ospedalizzato PERMETTENDO la possibilità di scelta:  

Assegno di cura fino a € 1900 da rendicontare per assumere personale in regola formato o da formare con Isee fino a 25.000€  + ADI e SAD 

-Assegno €900 da NON rendicontare  per il Caregiver fino a isee €50.000 euro + voucher adulti + ADI e SAD    abbiamo chiesto in più riprese di togliere isee per chi è ospedalizzato a casa                                 

-Assegno € 1100 con isee €50.000     abbiamo chiesto in più riprese di togliere isee per chi è ospedalizzato a casa                                                                                                    

È chiaro che NON stiamo chiedendo la luna ma uno sforzo virtuoso verso coloro che richiedono un’assistenza complessa e in dipendenza vitale OSPEDALIZZATA A CASA collegati a MACCHINARI.  Affrontato il voucher dispendioso e inutile (per chi è ospedalizzato) adesso spiego i danni che potrebbe fare il fondo unico per questi malati, il perché potrebbe essere dannoso per le persone che rappresentiamo. I voucher vanno bene se cuciti su altre disabilità e non autosufficienze non di certo su quelle che tuteliamo noi. Il Governo fino ad oggi ha emesso DPCM per il FNA, Dopo Di Noi, fondo Care Giver, Vita Indipendente, fondo disabilità etc, ogni decreto ha delle peculiarità indirizzi e vengono indicati destinatari, risorse, monitoraggi- in un fondo unico non solo le risorse una volta inserite al suo interno si svalutano perché i servizi/assistenza diretta sono molto più costosi con resa molto insoddisfacente ma le risorse sono sempre limitate e si rischia di dare ,e ci spiace dirlo, a chi non è titolato ad ottenere e in molte regioni capita che alcuni prendono assegni di cura che non dovrebbero prendere ma questo è un altro tema. Ci sono delle incompatibilità da rispettare oltre i capitoli di spesa e si rischia di fare molta confusione. All’ultimo incontro abbiamo sentito associazioni che dicevano che è assurdo che il centro diurno debba avere una frequenza che non superi le 14 ore…per Noi è già fin troppo perché vogliamo ricordare che il FNA recita: “ad esclusione delle prestazioni erogate in ambito residenziale a ciclo continuativo di natura non temporanea” anzi è fin troppa la concessione delle 14 ore..ci sono i vaucher che potrebbero sopperire l’insoddisfazione delle ore nei centri. Il Fna è nato per tutelare chi vuole essere assistito a casa e non nelle residenzialità e il paradosso è quello che chi vuole essere assistito esclusivamente a casa è penalizzato rispetto a chi si rivolge alle residenzialità prendendo anche gli assegni di cura ma con ciò non vogliamo togliere a nessuno ma coloro che richiedono un’intensa assistenza vengano rispettati come avviene in regione Piemonte e in Regione Sardegna. Miglioriamo, non continuate a tagliare proprio su di loro per dare ad altri che avrebbero meno necessità come invece potrebbe fare un fondo unico che accoglierebbe una accozzaglia di fondi. Se le famiglie avessero a disposizione più risorse si svilupperebbe il benessere assistenziale e occupazionale.