giovedì 7 marzo 2024

FEBBRAIO 2024 -SLA-ASSOCIAZIONE SALVATORE USALA VIVA LA VITA SARD. ODV-ACCADEVA NEL 2022, DURANTE IL 4° MEMORIAL DI SALVATORE USALA, LA GIUNTA E' CAMBIATA E TORNEREMO A CHIEDERE I CENTRI PER LA SLA IN SARDEGNA










 "Sul Centro di ricerca, assistenza e cure siamo all’opera, pronti a fare sempre la nostra parte" ha detto Francesco Mola. Una questione di salute pubblica, dignità, risposte ai pazienti e al territorio. E di confronto leale e condiviso tra le parti in causa. Al convegno per il Memorial Salvatore Usala hanno preso parte anche amministratori locali, volontari e familiari dei malati

10 September 2022
Michele Riotino e i suoi operatori in sala al Lazzaretto. La dura e implacabile realtà di chi affronta la Sla
Michele Riotino e i suoi operatori in sala al Lazzaretto. La dura e implacabile realtà di chi affronta la Sla

Volontariato, amministrazioni pubbliche e sanità territoriale: indispensabile il confronto.

Mario Frongia

Creedence, per il primo quarto d'ora. Una benefica scarica di adrenalina rock con i partecipanti che pian piano prendono posto. "Io vagabondo" dei Nomadi a chiudere la play list e aprire i lavori. Il tema evoca dolore, sofferenza, impossibilità. Sulla Sclerosi laterale amiotrofica c'è poco da discettare. Anche per questo l'entusiasmo e le attenzioni dei volontari di "Viva la vita", è stato più che contagioso. La sala conferenze del Lazzaretto di Sant'Elia ha ospitato la fase congressuale del Memorial Salvatore Usala. Scomparso nel 2016, Tore, immacolato nel ricordo di familiari, amici e conoscenti, aveva 62 anni. Ma ha lottato per i diritti di tutti: "Dentro questa maglia c'è un fenomeno!" la scritta sulla tshirt indossata da Usala che ha fatto i conti con una patologia devastante  e feroce. Affrontata da combattente, per sé e per gli altri. I lavori, coordinati da Giancarlo Ghirra, che per descrivere Tore Usala cita Kevin Bacon ("Siamo nani seduti sulle spalle di giganti"), si aprono con interventi e testimonianze toccanti. Al tavolo dei lavori Mario Nieddu, assessore regionale alla Sanità, il rettore Francesco Mola, il sindaco di Atzara, Alessandro Corona. A seguire, la relazione di Giovanni De Fazio, ordinario di Neurologia, Università di Cagliari, e coordinatore del Centro interdipartimentale Sla e malattie del motoneurone. In sala anche Michele Riotino con i suoi angeli custodi, Antonello Doneddu e Gabriele Lai. Michele, lo sguardo vivo, combatte da sedici anni con la Sla. Ha sete. Lo alimentano con un sondino. "La storia siamo noi" canta Francesco De Gregori. La storia di Michele è una storia che sarebbe delittuoso trascurare. La sua e quella di tanti altri.

Da sinistra, Francesco Mola, Mario Nieddu, Giancarlo Ghirra, Irma Ibba e Alessandro Corona
Da sinistra, Francesco Mola, Mario Nieddu, Giancarlo Ghirra, Irma Ibba e Alessandro Corona

il ruolo, la vocazione e le attenzioni dell'ateneo. Tra ricerca e nuove prospettive

“Aver incontrato le associazioni ha aiutato me e l’ateneo a prendere coscienza di quali siano la profondità del dolore. Ma su questo fronte, personalmente e come amministrazione, sappiate che non ho paura di metterci la faccia. Lo faremo lealmente, facendo la nostra parte fino in fondo”. Francesco Mola, rettore dell’Università di Cagliari, amplia il quadro di un tema delicato, complesso, inevitabilmente connesso a tempi e dinamiche connesse alla programmazione e regionale. “Noi non siamo a caccia di potere ma vogliamo poter fare di più. Per l’accorpamento della struttura all’Aou occorrono posti letto. Occorre una volontà e uno sforzo comune. Per la ricerca, con il professor Defazio, siamo sul pezzo: l’analisi dei dati, la territorialità, i numeri e l'apporto dei nostri specialisti con pertinenze multidisciplinari”. E non è tutto. “Stiamo lavorando alla magistrale di Ingegneria biomedica e riflettiamo anche sulla formazione dell’infermieristica specializzata”. Un traguardo mica male. Il professor Mola si rivolge all’assessore Nieddu: “Caro Mario, una volta concluse le elezioni politiche, sediamoci tutti intorno a un tavolo. Occorre ragionare su un modello condiviso, riflettiamo con le associazioni, costruiamo una visione prospettica che sia utile anche tra dieci anni”. Il rettore chiude con una nota personale: “L’incontro con i volontari, lo scorso aprile, ha aperto una finestra che mi ha reso partecipe e maggiormente sensibile: il pungolo dell’associazionismo è un capitolo chiave”.

Cagliari. Lazzaretto sant'Elia, una fase dell'intervento del rettore
Cagliari. Lazzaretto sant'Elia, una fase dell'intervento del rettore

Numeri da brivido. Sla, tutto meno che una patologia rara

“La Sclerosi laterale amiotrofica ha un’incidenza che è appena tre volte più bassa della sclerosi multipla, che affligge circa 4.500 persone”. La fotografia della patologia è disarmante. Giovanni Defazio presenta slide e inquadra il male nell’isola. La sintesi è da brivido. “Partiamo dai 300 malati di Sla ai quali un anno dopo l’altro dobbiamo aggiungere più o meno altri sessanta malati. La fotografia è nitida: abbiamo quattro casi ogni centomila abitanti”. Un flash che spaventa. Il professore aggiunge: “Non possiamo quindi definire rara la Sla anche perché dal 2010 al 2019 i casi sono raddoppiati”. Sul Centro e sulle ricerche condotte dal suo gruppo - “Con un plauso all’opera dei colleghi e dei collaboratori, in primis il dottor Borghero” - il docente amplia il panorama: “Affrontiamo con soli due medici specialisti le esigenze provenienti da un territorio con circa un milione di abitanti, residenti da Oristano a Cagliari. La differenza tra Sla e sclerosi multipla? La Sla colpisce e porta in breve tempo all’annientamento e al decesso, la sclerosi multipla richiede lunghe cure e assistenza. Profili clinici, terapeutici e assistenziali profondamente differenti”. E anche le sofferenze sono molto diverse.

Il professor Defazio guida in ateneo un gruppo altamente specializzato
Il professor Defazio guida in ateneo un gruppo altamente specializzato

Il ruolo della Regione, tra finanziamenti e attenzione ai pazienti e alle loro famiglie

“Il nostro impegno non è mai mancato. Eppure, mi hanno accusato anche di non avervi ricevuto. Invece sono qui, con piacere e con la consapevolezza che siete sempre al centro delle nostre attività. Sì, anche di programmazione: a livello nazionale ho dibattuto con veemenza con la ministra Stefani. Nonostante sia del mio partito, le ho contestato l’errore di non aver inserito un componente sardo nella commissione Sla”. Mario Nieddu parte con il passo giusto. “Il fondo di 231 milioni di euro per la non-autosufficienza non solo l’abbiamo riconfermato, senza negoziazioni, ma è stato formulato su base triennale. Fino al 2023 garantiamo supporto ai malati per quasi settecento milioni di euro. Inoltre, su questi temi siamo la prima regione in Italia. Seguiamo 3.800 pazienti e con la legge 162 oltre quarantamila Piani personalizzati. Ma, parafrasando Don Abbondio, chi la sensibilità non ce l’ha…Noi abbiamo riattivato la Consulta sulla Sla e a breve verrà pubblicato il Pdta ad hoc. Questi sono fatti”. L’assessore, medico e odontoiatra del territorio, torna sulle risposte assistenziali. “Paghiamo la mancata programmazione di chi ci ha preceduto. Durante e dopo l’emergenza Covid abbiamo preso tutti i medici e gli operatori sanitari possibili, per quasi cinquemila unità. Abbiamo bandito 106 concorsi, fatto scorrere le graduatorie e messo a disposizione tredici milioni di euro di incentivi per coprire i presidi periferici sguarniti. Ci siamo riusciti solo in parte”.       

 

Da sinistra, Mario Nieddu e Giancarlo Ghirra
Da sinistra, Mario Nieddu e Giancarlo Ghirra

Abnegazione, altruismo e volontà. Per un mondo migliore e senza ultimi

Dagli operatori di “Viva la vita” emerge una stima di circa seimila pazienti affetti da Sla in Italia e di circa 500 in Sardegna. L’associazione ha per riferimento e modello i Centri di Torino e Modena. I volontari rimarcano anche difficoltà di carattere pratico: “Spesso mancano gli ausili e parliamo anche di garze e sondini” dice una delle organizzatrici. “E nei due anni di lockdown, come per tutta l’assistenza e le cure mediche, le cose sono peggiorate: per una visita cardiologia di una persona con un by pass fissata al 18 giugno, la risposta è stata il rinvio a data da destinarsi. L’inferno nell’inferno. Lo strazio per le famiglie già pesantemente gravate da un male micidiale. Il Memorial è stata l'occasione per sottolineare la lunga lista delle necessità dei pazienti e delle loro famiglie. Salvatore Usala Viva la vita - Sardegna Odv (Associazione malati Sla e malattie altamente invalidanti) chiede con forza "l'istituzione, a partire magari da Cagliari, di un Centro multidisciplinare di cura, ricerca e assistenza  per i malati Sla della Sardegna. Il Centro - segnala Irma Ibba, presidentessa dell’associazione - deve avere personale altamente specializzato e figure mediche quali pneumologi, neurologi, logopedisti, fisiatri, cardiologi, assistenti sociali, dietologi, nutrizionisti, fisioterapisti. Oltre a posti letto, palestra e aree riservate ai familiari. In breve, una struttura moderna e all’altezza delle esigenze. L'associazione ricorda il progetto "Ritornare a casa" ("Ideato e portato avanti grazie agli sforzi di Salvatore Usala") e dice basta ai viaggi oltre Tirreno dei malati e degli accompagnatori. Il Memorial ha avuto anche una magnifica finestra culturale e di intrattenimento. All'happening hanno preso parte il gruppo folk Sant'Anna di Tortolì, i "Banda sbandati" con musica dal mondo tra il pubblico, il Trio new age e i Begli elementi, performance con musica poesia e cabaret. L'omaggio per Salvatore Usala. Un sentito e partecipato karaoke con un bis empatico più che gradito: "Io vagabondo" dei Nomadi.  

per il direttivo

Marina Mercurio

Referente Enti Locali e Regionali


lunedì 12 febbraio 2024

NUOVO====DIRETTIVO ASSOCIAZIONE Salvatore Usala Viva la Vita Sardegna Odv SLA e Patologie Ospedalizzate a Domicilio con necessità prevalentemente SANITARIE

 





NUOVO PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE

MICHELE RIONTINO


Un grande ringraziamento ed un apprezzamento sincero e di grande affetto nei confronti della Presidente dimissionaria Irma Ibba da parte di tutto il Direttivo.


Presidente:                        Michele Riontino 

Vice Presidente:                Marcella Mura (destra)

Segretaria:                         Maria Cristina Cannas (sinistra)

Tesoriere:                           Gabriele Lai

Referente Enti locali
e Regionali:                        Marina Mercurio

Direttivo                             Irma Ibba

- ufficio stampa                  Maddalena Senis 
                                            Alessandra Mele 



Rinnoviamo l'invito a tutti coloro che sono presi in carico dal RAC (Ritornare a casa) , che possono contattarci per denunciare  qualsiasi tipo di criticità, scrivendo a: 

vivalavitasard@tiscali.it

contatti telefonici: 

338/9084917 Mercurio Marina    

338/9672190 Gabriele Lai


DIRETTIVO ASSOCIAZIONE SALVATORE USALA VIVA LA VITA SARD. ODV

Per il Direttivo
Marina Mercurio






sabato 18 marzo 2023

Peppino il Nostro caro Amico, uomo giusto e buono.




Ci ha lasciato prematuramente Peppino Nateri marito della nostra Tesoriera Maddalena Senis, - Associazione  ViVa La Vita Sardegna- è trascorso poco più di un mese dalla sua morte provocata da un tumore che lo ha portato via all'affetto dei suoi cari e dei suoi amici, in un attimo durato 4 mesi interminabili.

Peppino non è stato solo un marito un  padre, un lavoratore ma  la sua vita l'ha dedicata anche al volontariato e ad aiutare il prossimo. Legato da una forte passione per la sua terra cercando di difenderla dai soprusi, dalle ingiustizie senza trascurare l'importanza dell'ambiente. Peppino, Persona molto riflessiva e dallo sguardo fiero e intenso, abbiamo perso tantissimo, ma non perderemo il tuo esempio, la Sardegna, invece, ha perso un grande uomo.

Vogliamo ricordare a nostro modo "Popiddu" così lo chiamava alcune volte Maddalena. Uomini "enormi" come Lui danno la speranza di una vita migliore e danno un senso (che non sempre lo si trova) a questa vita. Di seguito ricordi e immagini che lo ritraggono sempre in prima fila quando c'era da manifestare e dare una mano.

Addio caro amico, sono felice di avere incrociato seppur per poco, la mia esistenza alla tua.

IL DIRETTIVO
























sabato 15 ottobre 2022

4° MEMORIAL TORE USALA - TRA RICORDO SOFFERENZA E PROGETTI AMBIZIOSI






 Il 10 Settembre, dopo una lunga pausa imposta dal Covid19, si è tenuto il 4 Memorial del nostro compianto Segretario Salvatore Usala, deceduto il 6 settembre 2016, fondatore di Viva la vita Sardegna e del Comitato 16 Novembre. Ci ha lasciato un uomo che ha migliorato la qualità di vita non solo dei malati di Sla ma anche dei disabili Gravissimi. Un impavido malato di Sla che viaggiava con il respiratore, non solo per andare a protestare sotto la Regione Sardegna per difendere il Ritornare a casa, Tore era anche l'uomo dei presidi sotto i Ministeri a Roma, ha fatto sacrifici inimmaginabili che le cosi dette Istituzioni quasi mai hanno compreso. Salvatore è stato un grande guerriero con una tenacia e volontà di ferro uniche. Abbiamo cercato di trasformare il dolore della sua perdita in determinazione e preparazione ,cercando di seguire le sue orme e sinceramente in alcuni momenti è davvero difficile. L'Associazione Viva La Vita Sardegna ha creato un ponte tra l'Università di Cagliari, che sta prendendo davvero un bell'impegno e la Regione per Istituire un centro Sla per presa in carico globale del malato e per la ricerca della patologia, progetto ambiziosissimo che se nascerà potrà diventare un progetto pilota per tutte le province Sarde. Il nostro desiderio più grande è quello che venga intitolato e dedicato a  "salvatore Usala". Durante il Convegno era presente la Regione nella persona dell'Assessore alla Sanità Mario Nieddu che si è dimostrato molto sensibile al tema e possibilista all'Istituzione del Centro. La Sardegna ha un'alta percentuale di Malati di Sla che sono costretti a viaggi fuori regione  per avere una diagnosi o attivare una sperimentazione. Vorremmo poter dire Basta.

Il "Ritornare a casa" è ancora il fiore all'occhiello della Regione anche se dal 2019  ha subito un evidente arresto per non dire taglio lineare sui nuovi progetti. I contributi e l'assistenza grazie al RAC sono vitali per i malati e le famiglie. La tabella sotto descrive bene la tendenza degli ultimi anni, diminuzione dei contributi soprattutto del 2 e 3 Livello.


Abbiamo raccomandato con forza all'Assessore  Mario Nieddu che gli importi del RAC non devono assolutamente più essere toccati o ritoccati e se dovesse accadere non rimarremo inermi. Cè tanto da fare, alcune famiglie sono in affanno perchè i bonifici dai comuni arrivano anche dopo tre mesi e oltre, ci sono ritardi nel "mi prendo cura" e ogni Comune interpreta la delibera a modo suo, insomma sono tanti i problemi da discutere e da migliorare. 

Il Convegno, cuore del Memorial, si è concluso con tanti arrivederci ed infatti ieri 14/10 cè stata la seconda convocazione del Tavolo della non autosufficienza, richiesto con forza dalla nostra associazione e ottenuto nel 2021. Ci aspetta tanto lavoro e attenzione per i nostri malati e cercheremo con tutte le nostre forze di mantenere sempre alta la guardia.





Non lasceremo sole le famiglie. 

Un grazie a tutti voi che ci seguite.

Marina Mercurio
Resp.Enti Locali e Regionali 

per il Direttivo Associazione Viva La Vita Sardegna Odv









sabato 3 settembre 2022

PROGRAMMA 4°Memorial "Salvatore Usala" Cagliari 10 Settembre

 



MEMORIAL 2022    “SALVATORE USALA”

 Storia di un lotta-TORE contro la SLA

 Cagliari 10 settembre 2022 – Lazzaretto S. Elia

 Convegno Ore 10,30 – 13,30

 

VALORE DELLA SANITA’ PUBBLICA-RUOLO DELLE ISTITUZIONI-RAPPORTO CON I CITTADINI

 Coordina GIANCARLO GHIRRA – Giornalista

 

Paolo CASTALDI – medico – Ricordo di Tore Usala

Paolo TRUZZU – Sindaco di Cagliari e della Città Metropolitana

Irma IBBA – Presidente Associazione “Viva la Vita Sardegna OdV”

Mario NIEDDU – Assessore Regionale della Sanità R.A.S.

Francesco MOLA – Rettore Università degli Studi di Cagliari

Alessandro CORONA – Sindaco di Atzara, Presidente Comunità Montana Gennargentu-Mandrolisai

Marina MERCURIO – Referente rapporti Regione EE.LL. Ass.ne “Viva la Vita Sardegna OdV”

Giovanni DEFAZIO – Professore Ordinario di  Neurologia Università di Cagliari; Coordinatore  Centro Universitario Interdipartimentale SLA e  malattie del motoneurone 

Francesca PIRAS – Direttore Generale della Sanità R.A.S.

Giovanni DEIANA – Direttore Generale delle Politiche Sociali R.A.S.

Michele RIONTINO – Vice Presidente Associazione “Viva la Vita Sardegna OdV”- malato SLA

                                                        

                                                                            ^ ^ ^ ^ ^ ^^^ ^ ^ ^

 

            Serata di intrattenimento musicale  ore 17,30 – 22,00 – Ingresso Gratuito

 


GRUPPO FOLK “SANT’ANNA” DI TORTOLÌballi sardi accompagnati all’organetto

BANDA SBANDATI – musica dal mondo tra il pubblico

TRIO NEW AGE – canzoni per cantare, da ascoltare, per ballare

I BEGLI ELEMENTI – musica, poesia e cabaret

 

                                                          GRAN FINALE DA CANTARE TUTTI ASSIEME:

                                   IO VAGABONDO – OMAGGIO ALL’INDIMENTICABILE SALVATORE USALA

                                                                            





sabato 30 aprile 2022

TAVOLO NON AUTOSUFFICIENZA E DISABILITA' REGIONE SARDEGNA




 


Il 17 novembre 2021 in modalità conference call si è svolto il primo incontro al Tavolo tematico sui temi inerenti la disabilità e la non autosufficienza a confronto Associazioni  e Assessorato dell'Igiene e  Sanità e dell'Assistenza Sociale.

L'associazione Viva La Vita ODv è orgogliosa per la costituzione del  tavolo di discussione, era da molto tempo che chiedevamo un tavolo di  monitoraggio del "Ritornare a casa" e finalmente è arrivata una risposta e ci auguriamo davvero possa essere utile per migliorare molte criticità che si vengono a creare ogni anno con sia con rinnovi che con  i nuovi accessi. 


Direttivo Viva La Vita Sardegna ODV

sabato 11 dicembre 2021

TAVOLO FNA 2022 IN REGIONE LOMBARDIA





REGIONE LOMBARDIA


Il 10/12/21 le Associazioni sono state convocate dall'Assessorato Locatelli. Finalmente ci sono stati aumenti e non TAGLI agli assegni di cura. Non siamo costretti ad andare sotto il Pirellone a protestare come accaduto 2 anni fa contro i tagli ingiustificati dell'assessorato Bolognini. Però c'è sempre un però, non siamo completamente soddisfatti...come sottolineato con forza all'Assessore Locatelli, la Regione si dimentica che il "cuore" del FNA è la domiciliarità, fino a prova contraria, e come al solito non ha quella sufficiente sensibilità ad aumentare anche l'assegno del CARE GIVER che assiste il proprio caro h24, anzi se i malati di SLA venissero considerati come vengono considerati i minori autistici che camminano mangiano parlano vanno a scuola (solo per confrontare non per fare la guerra tra poveri) e popolano le RSD , allora si che saremmo davvero soddisfatte noi Associazioni della SLA. L'Assessorato ha aumentato l'assegno dei care giver che portano i minori nelle RSD a scuola (santissima la scuola) hanno aumentato le ore nelle RSD e invece chi assiste senza tregua un malato di SLA o in dipendenza vitale NO nessun aumento. Forse l'assessorato purtroppo non ha ancora capito cosa sia la SLA. Ci impegneremo come Associazione Viva La vita Fondata da Salvatore Usala e ConSLAncio di scrivere al più presto , come caldamente chiesto dall'assessore, per richiedere una rimodulazione urgente dell'assegno care giver di € 900 prima che la Delibera venga approvata in Consiglio. Chiederemo anche la possibilità per le dipendenze vitali con necessità prevalentemente sanitarie di poter cumulare la misura B1 e B2 con o senza care giver con bisogni complessi (A-B-I DPCM del 26/9/16) , forse con l'arrivo del PNRR prima o poi accetteranno questa nostra importantissima proposta che è un atto di civiltà e di attenzione per chi vive patologie estreme tutti i santi giorni.  

Gli aumenti degli assegni di cura:

da €1100 a €1200 chi assume con contratto a tempo pieno
da €1100 a €1300 chi assume a contratto a tempo pieno o due persone part-time con assistenza garantita dal care -giver.

Per quanto riguarda l'isee l'unica novità sarà quella dei voucher sanitari, verranno erogati senza limiti Isee






lunedì 5 aprile 2021

RITORNARE A CASA TAGLI DAL 2016 AD OGGI====REGIONE SARDEGNA

 



La programmazione sociale della regione Sardegna per le annualità 2020/2021 ha predisposto la sistemi uniformi di accesso agli interventi assistenziali a favore delle persone con disabilità gravissima, prevedendo l'attuazione di una pianificazione integrata delle risorse a valere sul Fondo regionale della non autosufficienza, sul Fondo nazionale della non autosufficienza e sul Fondo nazionale caregiver. In particolare la Delib.G.R. n. 19/10 del 10/04/2020 ha previsto l'attivazione di un unico intervento che ricomprende al suo interno la misura “Ritornare a casa” e la misura “Interventi a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima, ” misure omogenee volte entrambe a favorire la permanenza nel proprio domicilio di persone in situazione di grave non autosufficienza che necessitano di un livello assistenziale molto elevato. La Delib.G.R. n. 19/10 del 10/04/2020 ha anche previsto per il nuovo intervento, da articolarsi in quattro livelli assistenziali abbinati a un massimale di spesa crescente a disabilità crescenti, una gestione associata da parte dei singoli Ambiti PLUS al fine di evitare la formazione di economie di gestione in capo alle singole amministrazioni comunali, assicurare la razionale allocazione della spesa e garantire una sempre maggiore efficacia nell'erogazione delle risposte assistenziali. L’intervento “Ritornare a casa PLUS”, si base sulla gestione integrata delle risorse, ricomprendendo al suo interno anche la misura prevista dal Fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver, e si articola in quattro livelli assistenziali di seguito descritti: Livello Assistenziale Base (con doppia articolazione Livello Base A e Livello Base B); Livello Assistenziale Primo; Livello Assistenziale Secondo; Livello Assistenziale Terzo

Il contributo annuale è di gran lunga inferiore se i Comuni non finanziano la loro parte e se il contributo Caregiver non dovesse essere riconosciuto (tagliato di ca del  60% dal 2016)


















domenica 14 marzo 2021

REGIONE LOMBARDIA -PROPOSTE PER LA SLA -LETTERA ALL' ASSESSORE LOCATELLI-





ASSOCIAZIONE VIVA LA VITA SARD. SALVATORE USALA E CONSLANCIO

Rappresentiamo soprattutto persone di qualunque età allettate che non muovono nessun muscolo e se va bene conservano quelli oculari che permettono, tramite un computer di mantenere i contatti con il mondo esterno, ospedalizzati in casa con macchinari salvavita che permettono loro di respirare e alimentarsi. Con 10 associazioni nazionali abbiamo scritto al Governo Conte più volte per chiedere l’aumento del FNA e per sottolineare le criticità presenti nelle varie Regioni per chi è in dipendenza vitale come i malati di SLA, evidenziando tematiche scottanti come l’applicazione dell’ISEE per chi è ospedalizzato a casa, assegni di cura insufficienti e ritardi assurdi nelle erogazioni. Dal 2013 partecipiamo al tavolo FNA di Regione Lombardia e anno dopo anno assistiamo a continui tagli a malati che hanno necessità assistenziali elevatissime siamo consci che la platea dei beneficiari sia aumentata però ridurre il contributo a chi già stà annaspando… abbiamo scritto l’anno scorso a tutta la giunta LOMBARDA per sottolineare la nostra contrarietà al fondo unico e alla vaucherizzazione dell’assistenza, nella fattispecie per i malati di SLA e per chi è in dipendenza vitale ma è rimasta lettera morta. Si siamo contrari, che senso ha un voucher di €1650? Non serve assolutamente alle famiglie che hanno a casa un malato con elevatissima esigenza assistenziale, con macchinari salvavita, chi entra in casa di un malato di SLA non sa dove mettere le mani, ci vuole tempo e pratica perché malato e assistente entrino in “simbiosi” non solo, chi per vivere ha bisogno di una macchina ne ha bisogno per 24ore e per 365 giorni l’anno, se invece si portasse il contributo per un importo uguale le famiglie riuscirebbero quasi a pagare un ‘assistente convivente, il famigliare potrebbe continuare a lavorare…dai racconti dei nostri associati sappiamo che il personale OSS pare che non possa “toccare” un malato, aspirarlo o fare determinate pratiche piuttosto importanti, pare che le cooperative non lo permettano…mi viene sempre in mente la risposta sarcastica di un caregiver alla mia domanda: ma cosa fanno quando vengono a casa tua? risposta secca : prendono il caffè, le dame di compagnia non servono a queste persone serve qualcuno che li aiuti a restare in vita. Quello che noi umilmente chiediamo a lei e all’assessorato è trasformare il voucher in contributo per i malati in dipendenza vitale ospedalizzati a casa e permettere alle famiglie con Isee inferiore a 25000 euro di poter accedere alla vita indipendente anche perché il malato di sla ha la capacità di autodeterminarsi e con un contributo di 1900 euro assumere più assistenti, perché NON VOLETE dare questa possibilità?? I malati ospedalizzati occupano nei vostri grafici a torta il valore numerico più piccolo, perché non soddisfarli e tutelare una fragilità che vive una sofferenza quotidiana che non vi potete nemmeno immaginare. Le nostre ISTANZE sono 3 nell’attesa che a livello governativo tolgano almeno l’isee per chi è ospedalizzato PERMETTENDO la possibilità di scelta:  

Assegno di cura fino a € 1900 da rendicontare per assumere personale in regola formato o da formare con Isee fino a 25.000€  + ADI e SAD 

-Assegno €900 da NON rendicontare  per il Caregiver fino a isee €50.000 euro + voucher adulti + ADI e SAD    abbiamo chiesto in più riprese di togliere isee per chi è ospedalizzato a casa                                 

-Assegno € 1100 con isee €50.000     abbiamo chiesto in più riprese di togliere isee per chi è ospedalizzato a casa                                                                                                    

È chiaro che NON stiamo chiedendo la luna ma uno sforzo virtuoso verso coloro che richiedono un’assistenza complessa e in dipendenza vitale OSPEDALIZZATA A CASA collegati a MACCHINARI.  Affrontato il voucher dispendioso e inutile (per chi è ospedalizzato) adesso spiego i danni che potrebbe fare il fondo unico per questi malati, il perché potrebbe essere dannoso per le persone che rappresentiamo. I voucher vanno bene se cuciti su altre disabilità e non autosufficienze non di certo su quelle che tuteliamo noi. Il Governo fino ad oggi ha emesso DPCM per il FNA, Dopo Di Noi, fondo Care Giver, Vita Indipendente, fondo disabilità etc, ogni decreto ha delle peculiarità indirizzi e vengono indicati destinatari, risorse, monitoraggi- in un fondo unico non solo le risorse una volta inserite al suo interno si svalutano perché i servizi/assistenza diretta sono molto più costosi con resa molto insoddisfacente ma le risorse sono sempre limitate e si rischia di dare ,e ci spiace dirlo, a chi non è titolato ad ottenere e in molte regioni capita che alcuni prendono assegni di cura che non dovrebbero prendere ma questo è un altro tema. Ci sono delle incompatibilità da rispettare oltre i capitoli di spesa e si rischia di fare molta confusione. All’ultimo incontro abbiamo sentito associazioni che dicevano che è assurdo che il centro diurno debba avere una frequenza che non superi le 14 ore…per Noi è già fin troppo perché vogliamo ricordare che il FNA recita: “ad esclusione delle prestazioni erogate in ambito residenziale a ciclo continuativo di natura non temporanea” anzi è fin troppa la concessione delle 14 ore..ci sono i vaucher che potrebbero sopperire l’insoddisfazione delle ore nei centri. Il Fna è nato per tutelare chi vuole essere assistito a casa e non nelle residenzialità e il paradosso è quello che chi vuole essere assistito esclusivamente a casa è penalizzato rispetto a chi si rivolge alle residenzialità prendendo anche gli assegni di cura ma con ciò non vogliamo togliere a nessuno ma coloro che richiedono un’intensa assistenza vengano rispettati come avviene in regione Piemonte e in Regione Sardegna. Miglioriamo, non continuate a tagliare proprio su di loro per dare ad altri che avrebbero meno necessità come invece potrebbe fare un fondo unico che accoglierebbe una accozzaglia di fondi. Se le famiglie avessero a disposizione più risorse si svilupperebbe il benessere assistenziale e occupazionale.